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Progetto Wagner: Das Liebesverbot, oder Die Novize von Palermo

Richard WagnerMentre William Shakespeare segnerà col Falstaffl'ultimo atto della parabola creativa di Giuseppe Verdi, proprio sotto il segno del grande drammaturgo inglese - che Richard Wagner definiva "Il più grande poeta di tutti i tempi" - avviene l'ingresso ufficiale del genio wagneriano nel mondo di quel teatro che sarà da lui tanto profondamente rivoluzionato.
I capolavori shakespeariani Amleto, Re Lear, Macbeth e Riccardo III ispirano infatti il primo lavoro di un Wagner quindicenne, Leubaldo ed Adelaide, di cui però è arrivato fino a noi solo il testo, che Wagner stesso scrisse - come farà poi per tutti i libretti delle sue opere.

Dopo Le Nozze , rimasta in forma di abbozzo, e Le Fate (scritta nel 1834 ma rappresentata solo dopo la morte del compositore) Das Liebesverbot, oder Die Novize von Palermo (per noi Il divieto d'amare) fu composta da Wagner tra il 1834 e il '36, e in quell'anno rappresentata nel teatro di Magdeburgo, dove egli lavorava come Kapellmeister.

Per questa sua "grande opera comica" Richard Wagner prese spunto da Misura per misura di William Shakespeare, "problem play" (sorta di tragicommedia) di lontana origine italiana: il racconto è tratto infatti da una raccolta completata nella seconda metà del '500 da Giovan Battista Giraldi Cinzio, a cui Shakespeare attinse anche per il suo Otello.

Con il suo primo lavoro rappresentato in teatro, Wagner esordisce inaspettatamente sotto il segno dell'insuccesso e della bagarre: l'allestimento, la prima rappresentazione e l'unica infelice replica, con tanto di amnesie degli interpreti e liti dietro le quinte, videro il giovane musicista sul podio alle prese con una compagnia di scarso livello, all'interno della quale conobbe però quella Christine Wilhelmine Planer che sarebbe poi diventata sua moglie, Minna Wagner.

Minna Planer WagnerNelle sue prime opere Wagner asseconda la tendenza affermatasi nel teatro musicale del tempo, cioè l'aspirazione ad una grandiosità che, volta allo svago di nobili e borghesi, metta in rilievo il virtuosismo dei cantanti in cornici monumentali - con balletti quasi obbligatori - e in cui la musica debba poter essere in qualunque momento interrotta dagli applausi.

Contemporaneamente il musicista tedesco tende a condensare tutte le ispirazioni e le tecniche dei grandi del suo tempo, da Hérold e Auber a Rossini, Bellini, Weber e Meyerbeer, con un occhio attento anche a Mozart e Beethoven.

Una grande pulsione erotica e un netto disincanto nei confronti di leggi e convenzioni caratterizzano la storia, nella quale Wagner inserisce anche quella che lui stesso definisce "la glorificazione della libera sensualità mediterranea contro l'ipocrisia puritana dello spirito teutonico" nel contrasto tra la freddezza del sovrano Friederich ed il calore mediterraneo di Isabella, prima novizia e poi gelosa innamorata.

Lontana ancora la rivoluzione epocale che Wagner imprimerà al teatro d'opera, ma se Das Liebesverbot si presenta al parere di alcuni come un coacervo disorganico di citazioni, pure l'opera mostra in più punti alcuni caratteri distintivi del genio di Wagner.

Il compositore ventitreenne immette già in questa creazione musicale quella sua peculiare tensione verso la continuità delle linee, verso l'emersione rarefatta di singoli timbri strumentali, verso uno sviluppo sonoro in cui il tempo e l'azione non sono affatto padroni della scena; tutto questo compare ampiamente ne Il divieto d'amare, pur se allo stato embrionale, ed ha per noi quasi un valore di abbozzo programmatico.
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