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GMG. Il Papa ai giovani: Voi siete il presente, l'adesso di Dio.

Dopo essere stato accolto da un bagno di folla il Pontefice conclude le giornate della GMG a Panama esortando le nuove generazioni a mettersi in gioco. Ricorda la Shoah, visita i malati di Aids .

 GMG. Il Papa ai giovani: Voi siete il presente, l&#39;adesso di Dio. FRANCESCO ESORTA I GIOVANI AD ESSERE PARTE ATTIVA DELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA Settecentomila giovani hanno partecipato alla Santa Messa celebrata da Papa Francesco nel Campo Giovanni Paolo II a Panama, in occasione della Gmg. Ammonisce sul rischio di "un futuro da laboratorio" in cui i ragazzi vengono distolti dagli obiettivi sociali e morali e dalla speranza di cambiamento. << Vi addormentiamo- dice Bergoglio, alludendo all'atteggiamento degli adulti nei confronti delle nuove generazioni- perché non facciate rumore, perché non facciate domande a voi stessi e agli altri, perché non mettiate in discussione voi stessi e gli altri; e in questo 'frattanto' i vostri sogni - avverte il Pontefice - perdono quota, cominciano ad addormentarsi e diventano 'illusioni' rasoterra, piccole e tristi, solo perché consideriamo o considerate che non è ancora il vostro adesso; che siete troppo giovani per coinvolgervi nel sognare e costruire il domani". Il Pontefice ricorda i frutti raccolti nel sinodo di ottobre dedicato ai giovani: << Uno dei frutti del recente Sinodo è stata la ricchezza di poterci incontrare e, soprattutto, ascoltare. La ricchezza dell'ascolto tra generazioni, la ricchezza dello scambio e il valore di riconoscere che abbiamo bisogno gli uni degli altri, che dobbiamo sforzarci di favorire canali e spazi in cui coinvolgerci nel sognare e costruire il domani già da oggi. Ma non isolatamente, uniti, creando uno spazio in comune. Uno spazio che non si regala né lo vinciamo alla lotteria, ma uno spazio per cui anche voi dovete combattere. Perché voi, cari giovani, non siete il futuro, ma l'adesso di Dio. Ti devi mettere in gioco oggi. Voi siete il presente, siete l'adesso di Dio!>>. UN APPELLO CONTRO L' INDIFFERENZA CHE FERISCE E UCCIDE Papa Francesco si reca in visita ai malati di Aids che sono ricoverati in Casa Hogar El Buen Samaritano Juan Di'az, fondazione promossa dalla Chiesa panamense per assistere giovani e adulti emarginati. Visibilmente commosso, il Santo Padre si ferma a parlare con loro, non risparmia carezze e abbracci anche a coloro, casi disperati, che sono ricoverati in camere isolate e lontano dall'accesso di operatori televisivi e fotografi. Ringrazia i volontari che si prodigano nell'assistenza e ricorda l'episodio evangelico del Buon Samaritano. "E' facile confermare la fede di alcuni fratelli quando la si vede agire ungendo ferite, sanando speranza e incoraggiando a credere- afferma nel complimentarsi con gli uomini e le donne che lavorano nella casa di accoglienza e s'impegnano tutti i giorni nonostante l'indifferenza e il disinteresse degli altri- … qui la Chiesa e la fede nascono e si rinnovano continuamente per mezzo della carità>>. Il Papa ammonisce contro l'indifferenza, ricordando gli insegnamenti di Gesù agli apostoli: << "Quell'uomo - ha ricordato Francesco - era stato lasciato mezzo morto al bordo della strada non solo da alcuni banditi, ma anche dall'indifferenza di un sacerdote e di un levita che non ebbero il coraggio di aiutare, perché anche l'indifferenza ferisce e uccide. Gli uni per qualche misera moneta, gli altri per paura di contaminarsi, per disprezzo o disgusto sociale, senza problemi avevano lasciato quell'uomo per terra lungo la strada. Il buon Samaritano, come tutte le vostre case, ci mostrano che il prossimo è prima di tutto una persona, qualcuno con un volto concreto, reale e non qualcosa da oltrepassare e ignorare, qualunque sia la sua situazione. E' un volto che rivela la nostra umanità tante volte sofferente e ignorata". SOLIDARIETA' PER LE FAMIGLIE DELLE VITTIME E UN APPELLO CONTRO TERRORISMO E VIOLENZA Dopo l'Angelus il Santo Padre ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime del crollo della diga a Brumadinho in Brasile e ai parenti di coloro che sono morti per l'attentato con l'autobomba esplosa vicino alla scuola di polizia a Bogotà, capitale della Colombia. GIORNATA DELLA SHOA: PER NON DIMENTICARE Papa Francesco ha lanciato un forte appello contro il rischio che la Shoah sia dimenticata aprendo cosi' la porta a nuove analoghe tragedie. Lo ha fatto dopo la preghiera dell'Angelus pronunciato in Casa Hogar, insieme ai malati di Aids. << Oggi - ha detto – è la Giornata internazionale della commemorazione in memoria delle vittime dell'Olocausto. Dobbiamo mantenere vivo il ricordo del passato e imparare dalle pagine nere della storia in modo da non ripeterlo, non fare mai più gli stessi errori". Nel concludere esorta a continuare a " sforzarci, instancabilmente, a coltivare la giustizia, aumentare la concordia e sostenere l'integrazione, essere strumenti di pace e costruttori di un mondo migliore". ( Servizio di: Stefano Girotti )
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