Il
Quintetto Bottesini è nato con l'intento di riscoprire un repertorio di rara esecuzione e di grande interesse musicale, quello dedicato all'organico strumentale costituito da violino, viola, violoncello, contrabbasso e pianoforte. Consacrato da
Franz Schubert con il celebre quintetto
Die Forelle (1819), questo tipo di insieme strumentale è stato frequentato anche da un autore meno noto come
Johann Nepomuk Hummel, il quale aveva già inserito il contrabbasso nel suo Settetto op. 74 (1802) e adottò la formula del Quintetto nell'op. 87 (1822).
A questo tipo di composizioni il Quintetto Bottesini ha dapprima affiancato celebri quartetti con pianoforte e brani virtuosistici di Giovanni Bottesini, il grande contrabbassista, compositore e direttore d'orchestra vissuto nella seconda metà dell'Ottocento dal quale il Quintetto prende il nome. Quindi, ampliando lo sguardo, ha esplorato un repertorio che annovera i nomi di Mozart, Schumann e Brahms, del francese Georges Onslow, vissuto tra Sette e Ottocento, del tedesco Hermann Goetz e dell'inglese Ralph Vaughan Williams, tutti del secondo Ottocento.
Nel Novecento ha prestato particolare attenzione a questo tipo di organico Astor Piazzolla, con le sue
Cuatro Estaciones Porteñas, e più di recente compositori italiani come Alessandro Solbiati, Raffaele Bellafronte, Stefano Taglietti, i quali hanno scritto nuove opere dedicate proprio al Quintetto Bottesini.
Dopo anni di attività concertistica autonoma in diverse formazioni, le comuni aspirazioni, idee e gusti musicali hanno spinto i cinque musicisti a collaborare stabilmente. Il Quintetto Bottesini si è esibito presso varie associazioni concertistiche e festival e ha compiuto tournées in Polonia, Usa, Ecuador, Venezuela e Brasile.
Alessandro Cervo,
violino
Federico Stassi,
viola
Giacomo Grandi,
violoncello
Roberto Della Vecchia,
contrabbasso
Linda Di Carlo,
pianoforte Quintetto BottesiniForum