Aspettando la fase finale

Puntate integrali

RAFFAELLA SILVESTRI

Avete commesso un crimine, cercate di giustificarvi. Nel racconto ci devono essere un calciatore e un carillon, è il 1 gennaio.

HO UNA TIPA NEL LETTO

Ho una tipa nel letto, e non so niente: né dove siamo, né chi è lei, né, come ci sono finito, qui. C’è la gola secca che mi viene negli hotel, e quindi mettiamo una stanza con l’aria condizionata a palla. Solito roteare di soffitti, solita voglia di vomitare. Solo che c’è un fatto: che la tipa, qui, è morta.

Come è morta, cazzo, e sì però è proprio morta, e io mi alzo di scatto e la scuoto e la prendo a schiaffi e non capisco, ma capisco abbastanza per dirvi che è morta ragazzi, è morta.

Mi calo uno Xanax. Facciamo due.  

C’è che dovevi stare in ritiro, ma all’ultimo dell’anno hai detto proprio al mister, non esiste. E stavi con questa, poi la coca che hai tirato fuori, una busta enorme, e sta stronza ha cominciato a pippare come una pazza, e tu le hai detto no, dai vacci piano, ma anche no forse, perché te la volevi scopare, ovvio. Non è che proprio l’hai detto a voce alta, “vacci piano”. L’hai detto? A voce bassa almeno? Vabbè, non è che sei la baby-sitter di sta stronza adesso, eh. Senti, questo è lo Xanax che ti fa ragionare, meno male. Cosa vuoi fare? Chiamare la  polizia, menate rogne carriera rovinata? Eh no, cazzo.

Ti alzi e chiami il tuo procuratore. Risolverà anche questa. Carichi il carillon sul comodino. Una tipa che balla.