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Vendemmia meno amara

Vi ricordate il signor Battista Battaglino, l’artigiano in pensione che lo scorso weekend aveva ricevuto un’imboscata dagli ispettori del lavoro mentre vendemmiava la sua vigna di 1 ettaro con l’aiuto di 4 amici?

Non avendo messo sotto contratto  queste persone la multa era stata salata, anzi salatissima: 19.500 euro. Trovate l’articolo della vicenda e la foto del sig Battaglino qui.

Ebbene noi  in questi giorni abbiamo seguito la vicenda tenendoci in contatto col signor Battaglino. Dopo la rabbia e lo sconforto iniziali che avevano portato Battista a dichiarare di voler lasciare all’incuria il suo appezzamento di terra oggi s’intravede un po’ di speranza.

Battista ci ha infatti raccontato di essere stato all’ufficio del lavoro per chiedere che la multa venisse annullata e pare che così sarà. Pare perché, nonostante le promesse e le strette di mano, la lettera ufficiale non è ancora arrivata. Insomma ancora niente brindisi ma solo buone speranze.

Inoltre Battista si è detto preoccupato per tante situazioni simili alla sua che però non hanno ricevuto la stessa attenzione.

Ci sono tantissime persone di una certa età, proprietari di piccoli appezzamenti di terra, che sono incappati negli infiniti e ingarbugliati meandri della burocrazia italiana.

Anche il sindaco di Castellinaldo Giovanni Molino ci ha confessato che è “difficilissimo far comprendere alle persone di una certa età che oggi per aiutarsi in campagna, anche tra parenti, c’è bisogno di permessi e voucher. La solidarietà è sempre stata alla base dei rapporti fra la gente di campagna.

E ora queste persone sono spaventate e rassegnate. Proprio loro svolgono un ruolo fondamentale per la società. Sono queste persone che tengono puliti i campi, le rogge, i fossi e sistemano i muretti a secco. Insomma sono loro che a costo zero si prendono cura del paesaggio in generale. L’incuria porterebbe a rischi idrogeologi e alla diffusione di malattie per le piante e un conseguente danno per la collettività.”

 

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