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Protagonisti: Karl Leister

in onda mercoledì 25 novembre alle ore 21,00

Protagonisti: Karl Leister Prima di dedicarci al protagonista odierno e al breve excursus sui brani proposti, ci soffermeremo brevemente sullo strumento in primo piano oggi, il clarinetto; questo strumento ad ancia semplice, che appartiene alla categoria del legni e si definì nella forma e nella tecnica dal 1732 è certo tra i più versatili: è adottato infatti abbondantemente nella musica colta, orchestrale e cameristica, così come in quella popolare (dal jazz ai repertori bandistici al ballo liscio).

Nel contempo però, soprattutto sul versante colto, la letteratura solistica del clarinetto non è amplissima; il suo suono caratteristico emerge spesso dal pieno orchestrale per dare un particolare colore (la struggente melodia che apre "E lucean le stelle" dalla Tosca, il Gatto di "Pierino e il lupo" di Prokofiev, o - esempio border-line - l'inizio della "Rapsodia in Blue" di Gershwin)).

Figlio d'arte (il padre era clarinettista nella RIAS Sinfonie Orchestre di Berlino), il tedesco Karl Leister ha svolto parte della sua carriera proprio come primo clarinetto all'interno di compagini orchestrali, prima presso la Komischen Opera di Berlino e poi soprattutto, dal 1959, nei Berliner Philharmoniker.

La sua attività solistica lo porta accanto a direttori del calibro di Karajan, Böhm, Ozawa, Jochum, Kubelik, Copland, Marriner, Frühbeck de Burgos; l'attività cameristica, coltivata contemporaneamente, lo affianca ai più grandi nomi del panorama musicale internazionale: Quartetti Amadeus e Vogler, Wilhelm Kempf, Pierre Fournier, Gidon Kremer, Rita Streich, Kathleen Battle, e pianisti quali James Levine, Riccardo Muti, Gerhard Oppitz, Christoph Eschenbach, Bruno Canino.

Leister ha vinto premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali, e la sua discografia contiene praticamente tutto il repertorio più rappresentativo del suo strumento; il musicista è fondatore di importanti formazioni cameristiche: i Fiati dei Filarmonici di Berlino, i solisti di Berlino e l'Ensemble Wien-Berlin, che unisce solisti provenienti dai Berliner Philharmoniker e dai Wiener Philharmoniker.

Fuor di ogni dubbio il compositore che prima del periodo romantico maggiormente ha valorizzato il clarinetto è stato Wolfgang Amadeus Mozart, che ad esso ha dedicato il suo ultimo concerto solistico, il bellissimo K 622; in apertura di trasmissione ascolteremo la Sonata K 292 in cui accanto a Leister è Luigi Magistrelli, validissimo clarinettista qui al corno di bassetto.

Ludwig van Beethoven nel suo Trio op. 11 composto nel 1798 affianca pianoforte, violoncello e clarinetto, creando una sintesi mirabile di queste tre sonorità; quest'opera è una delle prime in cui egli si cimenta nel genere, che gli risulterà tanto congeniale, della variazione (qui 9 variazioni su un tema tratto dall'opera di Joseph Weigl "L'amor marinaro"); l'esecuzione è affidata ad un trio eccellente, con Wilhelm Kempff al pianoforte e Pierre Fournier al violoncello.

Pietre miliari della letteratura per clarinetto è l'op. 120 di Johannes Brahms, composta per il clarinettista Richard Mühfeld, dedicatario anche del Trio op. 114 e del Quintetto op. 115 e scherzosamente chiamato da Brahms Fräulein Klarinette; ascolteremo nella prima delle due Sonate Karl Leister col pianista Gerhard Oppitz.

Il programma prosegue con alcune composizioni ispirate all'opera: contiene temi tratti dal Freischütz di Carl Maria von Weber la Fantasia di Fritz Kroepsch (pianista Stefan Vladar); con Walter Seyfarth e Manfred Preis, secondo clarinetto e corno di bassetto, ascolteremo poi 3 trascrizioni dalle Nozze di Figaro; infine, tratte da , Il Flauto magico e , ascolteremo altre 5 trascrizioni in cui Luigi e Laura Magistrelli sono accanto a Karl Leister in un cd del 2004.

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