[an error occurred while processing this directive]
[an error occurred while processing this directive]

Jacopo Sandron - Lotta

Nome: Jacopo; 
cognome: Sandron;
nato a: Torino il 01/05/1998;
residente: Torino, zona Mirafiori;
istruzione: frequenta il 3° anno ITG CASTELLAMONTE (ex geometri). 


Descrive così la sua vita sportiva, dedicata alla disciplina della Lotta: <Io, un bambino di circa 4 anni, pensavo che la parola “lotta” fosse legata solamente ai personaggi del wrestling televisivo come Bautista, Undertaker, Eddy Guerrero, Ray Mysterio, ecc... quindi dopo, neanche 10 minuti, nostra madre prese la macchina e ci portò in quella palestra.
Arrivati sul posto, il mio unico pensiero fu: ”Finalmente posso picchiare mio fratello”. Non fu così. Io rimasi ai bordi della materassina e per passare il tempo, scimmiottavo i movimenti che facevano i grandi e mio fratello.
Guardandoli, capii che la lotta aveva delle regole e che non si poteva fare quello che si voleva. Nei giorni successivi conobbi l’uomo “enorme” che durante gli allenamenti era solito alzare la voce: Massimiliano. L’omone si presentò in modo cortese, garbato. Mi diede persino la mano. Fino allora nessuno mai mi aveva dato la mano perché ero ancora piccolo e ai piccoli si dice solo “Ciao”.
Allora, perché mi aveva salutato in quella maniera? Beh, con il passare degli anni ho capito che stringere la mano dell’avversario, prima e dopo un combattimento, rappresenta l’anima della lotta. E' un patto di lealtà a seguire le regole che si stringe prima di un combattimento e un segno di gratitudine e riconoscimento dopo l’incontro.
Quasi a fine allenamento Massimiliano mi chiamò sulla materassina e mi chiese se sapevo fare la capriola in avanti. Non ricordo cosa risposi ma, senza farmelo ripetere, incomincia a compiere capriole su capriole. Entusiasta, iniziai a diffondere la voce a tutti i miei amici della scuola materna dell’esistenza di questa palestra. Così giorno dopo giorno si creò un gruppo di giovani lottatori alle prime armi.
Ancora oggi vado in palestra con l’entusiasmo della prima volta; lì ci sono i miei amici, i miei allenatori cioè il mio mondo. Andare in palestra vuol dire fatica, sudore, impegno ma è soprattutto divertimento, gioco e soddisfazione>>.
[an error occurred while processing this directive]