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Grandi direttori: Willi Boskovsky (1909 - 1991)

in onda giovedì 5 maggio alle ore 12,00

Grandi direttori: Willi Boskovsky (1909 - 1991) Violinista e direttore d'orchestra austriaco, Willibald "Willi" Boskovsky (Vienna, 16 giugno 1909 - Visp - Svizzera, 21 aprile, 1991) entrò all'Accademia musicale di Vienna all'età di nove anni e a diciassette vinse il Premio "Kreisler".

Nel 1932 entrò a far parte dei Wiener Philharmoniker come uno dei primi quattro violini, nel 1948 fondò il Wiener Oktett, del quale faceva parte anche il fratello clarinettista Alfred. In seguito diede vita anche al Wiener Philarmonik Quartett. Tra le registrazioni che realizzò con quest'ultima formazione (Willi Boskovsky e Otto Strasser al violino, Rudolf Strong alla viola e Robert Scheiweinal violoncello) si conta anche il Quartetto in re minore n. 14 per archi "Der Tod und das Mädchen" (la morte e la fanciulla), op. post di Franz Schubert, secondo ascolto della trasmissione.

Dal 1936 al 1979 Willi Boskovsky fu maestro concertatore dei Wiener Philharmoniker, che diresse tra il 1954 e il 1980 in ben 25 edizioni del Neujahrskonzert, il celebre "Concerto di Capodanno" trasmesso in Eurovisione da Vienna e quasi interamente dedicato all'opera della famiglia Strauss. Furono soprattutto questi concerti a far conoscere Boskovsky presso il grande pubblico.

L'idea dei concerti di Capodanno era stata di Clemens Krauss, nel 1939, e dopo la parentesi bellica era stata ripresa da Joseph Krips. Ma è con Boskovsky, una volta arrivata la televisione, che fu possibile affiancare momenti di spettacolo alle marce, ai valzer e alle polke, con ballerini che hanno reso con suggestive coreografie il sogno viennese, fino a quel momento soltanto immaginato.

Accanto all'impegno con i Wiener Philharmoniker, Boskovsky ricoprì dal 1969 fino alla sua morte l'incarico di direttore titolare dell'Orchestra Johann Strauss di Vienna.

Tutta la carriera artistica di Willi Boskovsky si svolse nell'ambiente viennese. La particolarità del suo modo di dirigere, specialmente apprezzata dagli estimatori della musica degli Strauss, era di non utilizzare la tradizionale bacchetta, ma di dirigere alla maniera del Vorgeiger, ossia impugnando un violino. Con lo strumento suonava personalmente alcune parti e usava l'archetto per dirigere l'orchestra. Questo modo di dirigere era tipico anche di Johann Baptist Strauss e la tradizione, dopo la sua morte, venne proseguita anche dai figli Johann e Josef.

Oltre ai valzer della famiglia Strass, Boskovsky ha registrato tutte le danze e le marce di Mozart con l'orchestra da camera Mozart Ensemble di Vienna, ensamble costituito da elementi dei Wiener Philharmoniker. Ascolteremo da questa formazione con Adolf Holler al corno da caccia, la Serenata n. 9 in re maggiore K 320 "Posthorn" (la cornetta del postiglione) di Wolfgang Amadeus Mozart.

Tra la discografia di Boskovsky spicca anche il Fledermaus di Johann Strauss jr. A proposito di questa incisione Elvio Giudici ha scritto in "L'opera in CD e video" (Milano, Il Saggiatore, 1995): "Molto musicale, molto garbata, la direzione di Boskovsky è un modello d'eleganza: però è 'carina' come può esserlo una bella recita alla Volksoper col relativo ragguardevole bagaglio di tradizione, che tuttavia basta una sola battuta d'un Carlos Kleiber per rendere obsoleta" .

L'ultimo ascolto del programma dedicato al direttore austriaco sarà il valzer, sempre di Johann Strauss jr., Wein Weib und Gesang, op. 333, registrato dal vivo durante il Concerto di Capodanno del 1979.

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