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Intorno a Clara e Johannes

Di Robert Schumann Clara Wieck fu considerata "la mano destra" nel senso più propriamente letterale, quando ella collaudava alla tastiera le composizioni del marito prestandogli le dita - soprattutto dopo che, per aumentarne l'agilità, con una niente affatto brillante invenzione nel 1832 Robert aveva irrimediabilmente danneggiato le proprie.

La definizione però vale anche in senso figurato, essendo stata Clara una delle presenze più importanti nella vita del grande compositore tedesco; la profondità del rapporto tra i due è un bell'esempio di empatia matrimoniale, improntata su una vera comunanza di vedute, arricchita da un continuo reciproco scambio che si esprimeva anche - essendo Clara una validissima musicista - nelle cifre della sfida artistica.

Così le idee musicali di Robert e Clara divengono temi che poi essi sviluppano nella forma della variazione, e di questo genere musicale gettano entrambi nuove basi ideali; come Schumann nella sua produzione critica dirà più volte, a differenza del meccanismo classico della variazione, ora il tema non è più mero oggetto di una semplice trasformazione, ma diviene il centro spirituale del discorso, rivissuto poeticamente dall'artista che semmai con le sue elaborazioni ne manifesta i richiami e i suggerimenti più profondi.

Nel catalogo di Robert più volte compariranno temi di Clara (nell'op. 5, nei Davidsbundlertanze op. 6, nella sonata op. 14 e nella prima Sinfonia, per citare solo alcune opere) e allo stesso modo è evidente più di una volta nelle composizioni di Clara l'ispirazione proveniente direttamente dal marito.

Le Variazioni per Pianoforte su un tema di Robert Schumann rappresentano un interessante esempio di questa compenetrazione spirituale e musicale; il linguaggio di Clara si mostra personale ed evoluto, proiettato verso le atmosfere sonore del futuro, e ricorda talora il pianismo di Sergei Rachmaninov.

Per il suo stretto legame con la poesia e per la sua generale brevità apparentemente estemporanea, la Romanza è tra i generi peculiari del periodo romantico; subito dopo l'opera 20 appena ascoltata Clara Wieck ne compose due piccoli cicli, le Tre romanze per pianoforte op. 21 e le Tre Romanze per violino e pianoforte op. 22, una delle quali vi proponiamo in una eccellente interpretazione.

Ancora una romanza fu probabilmente l'ultima composizione di Clara Wieck, pubblicata postuma e dedicata ad un giovane affezionatissimo amico di Robert e Clara, Johannes Brahms; i nomi dei tre musicisti frequentemente appaiono insieme, in un intricato intreccio di affetti umani e artistica stima.

Nella corrispondenza epistolare tra Clara e Johannes, quasi 10 anni dopo la morte di Robert, nel 1865 il musicista di Amburgo invia all'amica un movimento corale da "una specie di Requiem Tedesco" sul quale egli lavora da tempo e che spera di "avere il coraggio di portare a termine"; il lavoro secondo alcuni fu, anche se non esplicitamente, dedicato a Clara, mentre per altri l'idea del Requiem venne a Brahms già alla morte di Schumann, e comunque la sua composizione è legata al dolore per la perdita della madre.

Tra i lavori più importanti di tutto il Romanticismo, e certo (insieme a quelli di Mozart e di Verdi) uno dei tre Requiem più noti nella storia della musica, il Deutsche Requiem è composizione coraggiosa, estrema, aperta dichiaratamente al divino ma ineluttabilmente ancorata all'umano: da qui la sua universalità che supera il tempo e le specificità dei linguaggi.

Ascolteremo questa pietra miliare del repertorio sinfonico corale in una versione che a molti apparirà nuova, quella per voci e pianoforte a quattro mani che fu approntata da Brahms, a un anno dalla prima, per l'esecuzione londinese del 1869; nel 1897 la morte di Brahms seguirà di pochi mesi la scomparsa di Clara, la donna che, come Johannes aveva scritto molti anni prima, "gli aveva rivelato il paradiso".
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