King Kong, lo spazio musicale di Radio1 condotto da Silvia Boschero (in onda dalle 14.40) ospita giovedì 20 novembre una speciale intervista al leggendario cantautore americano Jackson Browne. Riascolta la puntata.

A quarant'anni dall’uscita del suo disco capolavoro “Late for the sky”, Jackson Browne, simbolo della musica west coast anni Settanta, torna con il nuovo ispiratissimo album “Standing in the breach” e annuncia una manciata di concerti in programma a maggio 2015 in Italia tra Roma, Bologna, Como, Torino.

Browne, sessantasei anni, è ancora oggi il cantautore colto e barricadero che abbiamo sempre amato. Nell’intervista per King Kong parla a trecentosessanta gradi. Non si sottrae alle domande politiche (“Per tante cose democratici e repubblicani non sono diversi. I secondi sono pieni di odio.
La loro idea di patriottismo è insistere nel dire che questo presidente ha fallito, insistere nel tenere il paese in stallo finché non ne riprendono il controllo. Non è certo uno spirito patriottico che posso sposare”), continua a parlare (e a cantare) del suo impegno ambientalista (“Per me il segreto consiste nell’inserire nel nostro vivere quotidiano qualcosa che migliori la vita futura, come usare bottiglie riutilizzabili per l'’acqua piuttosto che bere da bottiglie di plastica. Costa meno, è meglio per la tua salute è meglio per il pianeta, è più facile”), ma anche di ispirazione e musica: “Ci sono tanti grandi musicisti anche oggi.
Gente come Jonathan Wilson, Taylor e Griffin Goldsmith dei Dawes.
… Tra loro c’è lo stesso spirito che potevi riscontrare ai nostri tempi, quando tutti vivevamo a Laurel Canyon negli anni 60 e 70. È uno spirito ancora molto vivo a Los Angeles”.