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Ritratto d'autore: George Enescu

in onda martedì 8 giugno alle 10,30

 Ritratto d'autore: George EnescuEnfant prodige, violinista, pianista, direttore d'orchestra e compositore rumeno, George Enescu (Enescu, Moldavia 1881 - Parigi 1955) ha iniziato precocemente lo studio del violino, a soli quattro anni. A cinque anni ha composto la sua prima opera per violino e pianoforte, 'Paese Romeno', e a tredici anni 'Poema Romeno'.

A Vienna studiò armonia, contrappunto e composizione con R. Fuchs, diplomandosi nel 1893 in violino. Passò poi a Parigi per perfezionarsi con insegnanti del calibro di Jules Massenet e Gabriel Fauré. Appena maggiorenne cominciò a esibirsi come virtuoso dello strumento in tournée europee. Due anni più tardi costituì un trio con Alfredo Casella e Louis Fournier e nel 1904 un quartetto con Henri Casadesus, lo stesso Fournier e Fritz Schneider.

Al 1906 risale la composizione di Legende, per tromba e pianoforte, secondo ascolto del programma dedicato al compositore rumeno. Il pezzo riflette ancora lo stile compositivo dei suoi insegnanti Massenet e Fauré, ma rappresenta un'importante tappa nell'evoluzione tecnica della tromba, verso un uso pienamente cromatico e solistico dello strumento a fiato.

Tra le due guerre contribuì a far conoscere in campo internazionale le composizioni della giovane scuola nazionale romena. Nel 1923 debuttò come direttore a New York e iniziò a insegnare. Tra i suoi allievi si contano alcuni dei più celebri interpreti del violino: Yehudi Menuhin, Arthur Grumiaux, Christian Ferras e Uto Ughi.

Durante la Seconda Guerra mondiale Enescu tornò nel suo paese, dove divenne il più appassionato difensore della musica contemporanea dei compositori suoi connazionali. Oltre al repertorio classico e romantico eseguì opere di Constantin Silvestri, Mihail Jora, Marcian Negrea e Sabin Dragoi. Compose in quegli anni anche importanti pagine di musica da camera: Les Impressions d'enfance per violino e pianoforte, il suo secondo Quartetto con pianoforte e, nel 1940, il Quintetto per pianoforte e quartetto d'archi op. 29, primo ascolto del programma.

Enesco, che a partire dal secondo dopoguerra stabilì la propria residenza a Parigi, è considerato il principale compositore rumeno del suo tempo. La sua versatilità gli permise di adottare stili compositivi diversi (neoclassico, romantico, atonale), spesso con profonde influenze della tradizione musicale popolare rumena. Il programma a lui dedicato si conclude con l'ascolto della Sinfonia n. 2 in la maggiore op. 17, composta in Romania nel 1914.

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