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Protagoniste: Hilary Hahn

in onda venerdì 20 maggio alle ore 12,00

Protagoniste: Hilary HahnSiamo abituati ormai a cercare i loro volti nei siti ufficiali, e quindi troviamo subito la bella Hilary Hahn che brandisce il suo violino verso di noi come un'arma minacciosa...

Il suo curriculum ci sembra esplosivo: nata in Virginia nel 1980, suona - con il metodo Suzuki - il violino ancor prima di compiere quattro anni; debutta undicenne in concerto con l'Orchestra di Baltimora, ed è guidata da Lorin Maazel nel debutto europeo, un concerto radiotelevisivo del 1995.

Da allora la vediamo esibirsi in tournée solistiche e con orchestra in tutto il mondo; tanto per fare un esempio, solo nella stagione 2005-2006 la violinista ha suonato a New York, Salt Lake City, Washington, Philadelphia, Varsavia, Brussels, Parigi, Berlino, Monaco, Vienna, Seoul e Tokyo; di questa impressionante stagione la Hahn ha realizzato recentemente un DVD.

Nel diario che la giovane violinista tiene sul suo sito la musicista dialoga col pubblico e racconta da vicino viaggi, impressioni, esperienze; ella stessa si definisce una "musicista nomade, un moderno trovatore".

Anche sul versante discografico la Hahn miete un successo dietro l'altro, e le sue prime quattro incisioni sono trionfi consecutivi di pubblico e di critica: nel 1997 il suo Bach vince il "Diapason d'Or", poi con i concerti di Beethoven e Bernstein riceve la sua prima nomination al Grammy, un secondo "Diapason d'Or", il premio Echo Klassik e il disco è eletto "CD dell'anno" dalla prestigiosa rivista Gramophone; la terza fatica discografica (Barber e Meyer) vince premi in Germania e Francia. Nel 2001 le sue incisioni di Brahms e Stravinsky vincono ancora premi e nominations.

Oltre a coltivare i repertori solistici con e senza orchestra, Hilary Hahn ha mutuato il suo grande amore per la musica da camera dal suo leggendario insegnante Jascha Brodsky (ultimo allievo del grande Ysaye).

Il primo ascolto proposto nella trasmissione di oggi è appunto tratto dal repertorio cameristico, e dal primo incontro discografico di Hilary Hahn con la musica di Mozart; precisamente ascolteremo la Sonata K 526, incisa dalla Hahn in occasione delle celebrazioni mozartiane nel 2006 insieme ad un'amica d'infanzia, la pianista Nathalie Zhu.

Il concerto di Samuel Barber, composizione del 1939, fu caratterizzata dal controverso rapporto tra compositore e committente (l'industriale Samuel Fels) soprattutto a causa del suo ultimo movimento, il brillante "Perpetuum mobile"; questo lavoro nel corso del XX secolo si è stabilmente inserito nelle stagioni concertistiche di tutto il mondo; qui Hilary Hahn lo interpreta accompagnata dalla Saint Paul Chamber Orchestra diretta da Hugh Wolff.

Il Concerto di Shostakovich che la Hahn esegue nella versione rivista dall'autore come op. 99 e dedicata a David Oistrach è una testimonianza (disponibile anche in video) della profondità di questa giovane interprete; Hilary rifiuta ogni istanza sentimentalistica e accoglie l'essenza più veemente e dura del concerto.

Mantenendo una grande naturalezza nella declamazione cantata e quindi sempre con una forte espressività, la violinista americana ci propone queste pagine di Shostakovich con una intensità multiforme negli accenti - dal lirico al drammatico al virtuosistico - ma sempre molto significativa; con lei l'Orchestra Filarmonica di Oslo; sul podio, Marek Janowski.

HilaryHahn.com

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