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MUSEO RAF

Chi non ha mai lanciato un sasso su uno specchio d’acqua dalla riva, contando il numero dei rimbalzi? È un gioco che abbiamo fatto tutti. Immaginereste che possa avere dato origine ad una delle azioni di guerra più audaci della II Guerra Mondiale?
 
Gli strateghi inglesi volevano attuare un progetto che era nel cassetto da lunga data: colpire la Valle della Ruhr, il cuore delle industrie belliche tedesche, distruggendo le dighe che danno elettricità, acqua potabile e acqua per la navigazione dei canali. La soluzione venne in mente all’ingegnere Barnes Wallis: usare una bomba molto meno potente facendo in modo che affondasse ed esplodesse sott’acqua, alla base della diga. Questa avrebbe ceduto sia per l’esplosione che per la pressione dell’acqua.

Un siluro sarebbe stata la soluzione ideale, ma i tedeschi avevano disposto reti antisiluro: così ci voleva una bomba in grado di saltare sopra le reti… ma  quale?
Ecco la soluzione: una bomba stranissima, cilindrica, simile a un barile.
La bomba veniva fatta ruotare sotto la pancia dell’aereo, a 500 giri al minuto. E poi sganciata a bassissima quota, esattamente come fa la mano che lancia un sasso. E l’effetto era lo stesso: la bomba rimbalzava sull’acqua come un sasso, superando le reti subacquee, fermandosi a ridosso della diga e affondando per poi esplodere automaticamente ad una certa profondità.
Tutto questo lo che scopriremo nel Museo della Royal Air Force di Londra.
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