Aspettando la fase finale

Puntate integrali

FEDERICA LAUTO

Avete commesso un crimine, cercate di giustificarvi. Nel racconto ci devono essere un calciatore e un carillon, è il 1 gennaio.

DA ALDO PALLA AI GIUDICI DI MASTERPIS

Ho deciso di presentarmi a questo concorso perchè voglio fare il scritore. Ho capito che era il mio destino quando ho capito che avevo sballiato. Non sono mai stato bravo in gramatica. Ma a calciare ero bravo. Lo sport, intendo, no i compagni. Mia nona me lo diceva senpre nella sua casa a Grado. “Belo, tu son bravo”. Perché mangiavo senpre tuto e lei era contenta. Son diventato calciatore. Famoso. Ero bravo, ma un po’ colerico. Un giorno ho uciso i compagni di squadra. Tuti. Se lo meritavano, eh. Intanto, mi prendevano in giro. Poi, un giorno, ano esagerato. Dicevano che ero una feminucia. Solo perché cantichiavo le note del vecio carion della nona. Là là lù, faceva il carion. Con la balerina e tuto. Li ho ucisi. Tuti. Avevano umiliato i miei afeti. La nona mi ha deto: “Ma tu sa che tu pol finì in prison?”. Io sono bilingue. Mio padre è veneto e mia mama di Grado, Friuli. Per questo sono colerico, è il sangue. Comunque mi hano meso in prigione e sicome che ero famoso mi hano becato subito. Era il primo genaio e stavo festegiando con due balerine. Come quele del carion. In prigione ho pensato: ho uciso quele persone, poso riscriverle però. Nona mi ha deto che esisteva questo programa. Ho provato. E adeso che son qua, se volete condanatemi, ma vi prego non eliminatemi.