Scrivendo i Concerts Royaux, tra gli anni 1714 e 1715, François Couperin avvertiva l'esecutore che "essi sono adatti non soltanto al clavicembalo, ma anche al violino, al flauto, all'oboe, alla viola e al fagotto", lasciando - di conseguenza - aperta la scelta della strumentazione relativa a ciascun pezzo.

In questa prospettiva Jordi Savall, che insieme al suo ensemble "Les Concerts des Nations" interpreta la raccolta in questo compact prodotto per l'etichetta Alia Vox nel 2004, ha immaginato per ogni brano un diverso insieme strumentale, quasi a assegnare una specifica coloratura ad ogni grado della gamma espressiva di questo musicista.

Couperin compose i Concerts Royaux per il Re Sole al crepuscolo del suo regno, lasciando una significativa testimonianza dell'arte di quel Grand Siècle che di lì a poco entrerà nella sua più profonda e ineluttabile crisi.

ALIA VOX / Jordi Savall, etc.