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Unioni civili e convivenze di fatto

“Vorrei sottoporre all’attenzione degli ascoltatori,  e chiedere una sua opinione,  in merito al disegno di legge che sta per essere approvato alla camera sulle unioni civili e convivenze di fatto.

Per le unioni civili e l’art. 1 dice: Le disposizioni del presente Capo istituiscono l’unione civile tra persone dello stesso sesso quale specifica formazione sociale”.

per «conviventi di fatto» l’art. 11 intende :  due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un’unione civile.

In tutti i commenti che ho finora ascoltato da politici e non politici, viene inteso per persone dello stesso sesso una coppia di gay o una coppia di lesbiche;  ma,  secondo me, e chiedo a lei e agli ascoltatori cosa ne pensano, una coppia di persone dello stesso sesso può anche non essere gay o lesbica e stare insieme semplicemente perché legati da un vincolo affettivo anche non sessuale.

Il comma 3 dell’art. 2 definisce le cause impeditive,  che sono le stesse che impediscono il matrimonio, cito l’articolo: “non possono, fra l’altro,  costituire una unione civile tra persone dello stesso sesso lo zio e il nipote e la zia e la nipote” , ma, per quello che riesco a capire io, l’ Unione Civile o la convivenza di fatto, di cui si parla all’art. 11 del capo II,  è una istituzione diversa dal matrimonio,

 il matrimonio è connaturato anche da una relazione sessuale di coppia;

 l’ Unione Civile o la convivenza di fatto è connaturata principalmente da una relazione affettiva che ha poco a che vedere col sesso;

Così la legge che si sta per approvare negherà il diritto a due persone singole dello stesso sesso, o a due conviventi di fatto,  non legate da altro tipo di unione, di costituire una unione civile o una convivenza di fatto  basata semplicemente su una relazione affettiva, solo perché fra loro intercorre una forma di parentela,  

 

discriminando decisamente queste persone rispetto a due persone dello stesso sesso o di sesso diverso fra cui non intercorre parentela.

 

allora chiedo a Lei e agli ascoltatori perché un vincolo parentale deve essere ostativo e non rafforzativo a una relazione affettiva? Perché per gay o lesbiche sì, per parenti no??

Perché due persone sole, con tutte le difficoltà che la solitudine comporta per la loro esistenza, non devono poter formare una coppia solo perché tra loro intercorre una parentela che non hanno certo scelto loro???

Su questa questione ho lanciato una petizione intitolata: contro la discriminazione nelle unioni civili.

 Ecco, vorrei ascoltare delle riflessioni su questo ragionamento, grazie. “

Antonio 

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