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Gentilissimo Dott. Vercesi
stamani questa retorica sui poveri pensionati è davvero riprovevole e mi spinge a scriverle queste brevissime considerazioni:
1) Come la mettiamo con i diritti acquisiti di chi sarebbe dovuto andare in pensione con 40 anni di contributi, al massimo, e ora deve arrivare a 43 ed oltre?
2) E' chiaro a questi signori che la nostra "futura" pensione sarà decisamente meno favorevole della loro perchè calcolata interamente col metodo contributivo?
3) Cosa ne pensano i poveri pensionati dei lavoratori con famiglie a carico e figli da mantenere che non vedono il rinnovo del contratto da oltre 7 anni?
4) Perchè non parliamo mai dei vantaggi che i pensionati hanno sulla sanità pubblica e pubbliche erogazioni, mentre un giovane operaio o studente deve pagare tutte le prestazioni?
So che non è "politicamente corretto" lo scontro generazionale, ma qui si stano superendo i limiti della tolleranza!!
Grazie dell'attenzione
Anna