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L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)

in onda martedì 13 luglio alle ore 20,00

L'eterna armonia: Frédéric Chopin (1810 - 1849)Il termine Notturno designa nel Settecento una composizione in più movimenti, per ristretto organico, da eseguirsi durante intrattenimenti e feste. Uno dei più noti "notturni" di questo periodo è la "Piccola Serenata Notturna" di Wolfgang Amadeus Mozart.

All'inizio del XIX secolo col nome "Notturno" si intende invece una composizione per duo o trio, di facile esecuzione e caratterizzato da melodie orecchiabili, che si diffonde dapprima in Francia e successivamente in Inghilterra ad opera del compositore italiano Felice Blangini. I primi Notturni per pianoforte sono di John Field, per tale motivo riconosciuto come il padre di questo genere. È lecito anche supporre che il titolo a queste composizioni dal carattere lirico, meditativo e sognante, sia stato dato da Field dopo aver conosciuto i Notturni di Blangini.

Chopin conosceva le composizioni di Field, compresi i suoi Notturni, poiché era sua abitudine farli studiare ed eseguire ai propri allievi. La struttura ternaria e il carattere delle composizioni pianistiche del compositore irlandese influenzano il giovane compositore polacco, che si rifà nei suoi primi Notturni al modello fieldiano. Solo in seguito l'arte di Chopin si affina a tal punto da far diventare questo nuovo genere pianistico quello privilegiato per esprimere tutta una infinità di sentimenti, alla quale l'autore ben ci ha abituati, con il conseguente abbandono di schemi formali precostituiti.

Si pensi al primo Notturno in do diesis minore dell'opera 27, che contiene, come sostiene Finck, "più grande varietà di emozioni e un genuino spirito drammatico di quanto ve ne sia in molte opere dalle dimensioni esagerate".

Nei Notturni dell'op. 48, Chopin sintetizza le nuove caratteristiche stilistiche acquisite nei primi anni '40, come il corale, la marcia, la scrittura sinfonistica con raddoppi, che conferiscono alla composizione un risultato sonoro molto compatto e robusto.

Dei due Notturni dell'op. 55, il più celebre e ammirato è il secondo, in mi bemolle maggiore, un brano dalla struttura bipartita, ove la seconda ripete, variandola, la prima.

Nelle cinque composizioni pubblicate postume da Fontana con il numero d'opera 72 compare anche il Notturno in mi minore-maggiore, oltre ad una Marcia Funebre in do minore, del 1827, e "Tre Scozzesi", brani questi ultimi presumibilmente scritti nel 1826.

Il Notturno è un brano profondamente malinconico, dall'architettura ancora legata al modello di Field, ma il contrasto dei due temi, e la loro fisionomia ben delineata, preannunciano il futuro stile del compositore.

Frédéric Chopin (Wikipedia)

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