Giovedì 1 luglio 2004 alle ore 21 nello spazio La memoria e l'invenzione la ripresa dell'oratorio Il Gedeone, di Nicola Porpora, su testo di Andrea Perrucci, composto nel 1737 ed eseguito per la prima volta nello stesso anno a Vienna, nella registrazione dell'Orchestra Wiener Akademie e del Coro Vokalensemble Nova diretti da Martin Haselbock.

"He numbered among his students Metastasio, Farinelli, Caffarelli, Antonio Uberti (known as "Porporino"), Regina Mingotti and the composer Franz Joseph Haydn", come appare scritto nel porporaproject.com, il sito inglese che raccoglie (gli italiani lo hanno dimenticato) una serie di iniziative per lo studio del grande musicista che, durante un'attività internazionale che si estende su decine di anni in qualità di compositore, educatore, organizzatore, si innesta sulla koiné musicale creata dalla grande diffusione della cultura musicale italiana in tutto il mondo civile occidentale.

Compositore di grande talento, schierato con il partito degli antihändeliani più per convenienza che per convinzione, musicista a Napoli, Roma, Venezia, Londra, Dresda e Vienna, il suo oratorio si colloca nel periodo veneziano quando, di ritorno da Londra, riprese il posto agli Incurabili. Un oratorio, questo Gedeone, di grande dignità e bellezza.

Venerdì 2 luglio 2004 alle ore 21 torna Britten, tra i più grandi operisti del Novecento, con la vicenda di Albert Herring, tratta dal miglior Maupassant.

Diretto dallo stesso autore alla prima rappresentazione nel 1947, per quella Glyndenbourne opera che egli dirigeva, la stessa opera fu il battesimo, l'anno successivo, dell'istituzione che Britten fondò per avere l'indipendenza necessaria alla realizzazione della sua visione musicale, quell'English Opera Group che ha rivelato al mondo capolavori antichi e moderni di grande fascino e bellezza.

Opera da camera, come la precedente The rape of Lucrezia, narra, con eleganza e raffinatezza, le vicende del giovane figlio di una fruttivendola di Loxford alle prese con l'ingresso nell'età adulta.