Nell'ambito della serie
Chaconne (dedicata alla cosiddetta
"Early Music") l'etichetta Chandos ha prodotto nel 2003 un compact contenente due delle più celebri composizioni cameristiche che
Robert Schumann scrisse per pianoforte e archi: il
Quintetto op. 47 e il
Quartetto op. 44.
Scritte entrambe nel 1842, due anni dopo il tanto atteso matrimonio con Clara Wieck, alla quale è dedicato il primo dei lavori, queste opere rappresentano due dei momenti di più felice ispirazione nell'intera attività del compositore tedesco.
L'esecuzione qui proposta è quella del
Quartetto Michelangelo, un gruppo di esecutori italiani cui - nel quintetto - si unisce il secondo violino di Antonio De Secondi: l'uso di strumenti d'epoca, a partire da un fortepiano del 1830 fino agli archi del sec. XVIII di fattura italiana, insieme all'attenzione a quelle pratiche esecutive riguardanti l'uso controllato del vibrato e della dinamica, dona a questi lavori di Schumann una nuova luce, meno abbagliante forse di quella cui le esecuzioni moderne hanno abituato al pubblico, ma per nulla inferiore quanto a intensità ed espressività.
Anzi, questo ascolto potrà sorprendere per l'atmosfera ancor più cameristica che il gruppo riesce a infondere a queste pagine, dal vigore dell'
Allegro iniziale del quintetto al cupo incedere del movimento successivo, fino alla leggerezza dello scherzo del quartetto e alle eleganti inflessioni del tempo conclusivo di questo stesso lavoro.