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Cinque per uno

in onda sabato 1° marzo alle ore 15,30

Cinque per unoIl clarinetto è uno strumento usato spesso come protagonista, soprattutto per la sua nettissima caratterizzazione timbrica; presente nell'orchestra in modo parsimonioso (in genere in numero di due), all'interno di opere o grandi composizioni sinfoniche ha spesso il ruolo di staccarsi dall'insieme con frasi struggenti o ampie volute sonore, o ancora con virtuosismi articolati.

Nella musica da camera spesso il clarinetto viene invitato ad affiancare la sonorità del quartetto, creando con gli archi una fusione assai suggestiva; il primo esempio proposto è la composizione di Carl Maria Von Weber che immette nel suo quintetto - sentito come una sorta di concerto solistico in miniatura - tutti gli stilemi drammatici propri del teatro d'opera.

Completamente diverso l'approccio di Johannes Brahms che rende il suono del clarinetto un partner paritario degli archi coi quali si fonde nell'articolazione polifonica ed imitativa, snodando le sue proprie frasi secondo un criterio di amalgama sonora multiforme e, come sempre nelle composizioni dei grande amburghese, ricchissima di malinconico affetto.

Composto nell'estate del 1891 il Quintetto op. 115 fu pensato da Brahms per il clarinettista Richard Mühfeld, da lui conosciuto in quell'anno, che con le sue grandi doti musicali lo aveva conquistato; a lui il compositore dedicò anche il suo Trio con pianoforte e violoncello.

Agli strumenti a fiato Paul Hindemith dedicò molte sue opere, ed in particolare per il clarinetto egli scrisse una sonata con pianoforte ed un concerto, includendo poi questo strumento anche nei brani per soli fiati a cinque, sette e otto parti; nel 1923 Hindemith compose il suo Quintetto per clarinetto e archi, che avrebbe riveduto nel 1954.

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