San Ludovico di Tolosa

Simone Martini

San Ludovico di Tolosa

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Opera commentata da

Pierluigi Leone De Castris

Scheda


Descrizione dell'opera

Simone Martini, San Ludovico di Tolosa incorona il fratello Roberto d'Angiò (1317) tempera su tavola, cm 309 x 188. Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte.

Il dipinto ha un ruolo significativo nella storia della pittura italiana per una serie di fattori. Perché è un precoce esempio di pala d'altare, con il tradizionale impianto centrale dedicato alla venerazione dei protagonisti, e una sezione separata, in basso, destinata al racconto delle storie; per la consapevole maestria con cui Simone Martini sceglie lo stile ieratico e prezioso, di matrice bizantina, per la descrizione dei due incoronati, mentre utilizza toni più realisticamente narrativi, di ispirazione giottesca, per la predella. Infine per le complesse implicazioni politiche e religiose che intrecciano la vita e le scelte esistenziali dei due autorevoli esponenti di casa d'Angiò.

Bibliografia

- F. Bologna, Povertà e umiltà: il "San Ludovico" di Simone Martini, in "Studi Storici" X, 1969, pp.231-259

- A. Bagnoli, La Maestà di Simone Martini, Cinisello Balsamo 1999

- P. Leone de Castris, Simone Martini, Milano 2003