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Le registrazioni storiche di Ferruccio Vignanelli

La Filodiffusione ricorda l'artista nel centenario dalla nascita.

Le registrazioni storiche di Ferruccio VignanelliCon domenica 5 ottobre inizia un breve ciclo di quattro trasmissioni, curato da Giorgio Cerasoli, in memoria di Ferruccio Vignanelli. Di questo valente musicista, scomparso nel 1988, quest'anno ricorre il centenario dalla nascita, essendo egli nato il 4 ottobre del 1903 a Civitavecchia.

Vignanelli iniziò gli studi musicali con Pratella, Setacciali e Boccaccini (a sua volta allievo di Liszt), frequentando successivamente il Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma. Qui ebbe come insegnanti Raffaele Manari, Licinio Refice, Eduardo Dagnino e l'Abate Paolo M. Ferretti e conseguì i diplomi in Canto gregoriano, Composizione e Organo. Nello stesso istituto fu titolare della cattedra di Organo principale e di Organografia, dedicandosi però contemporaneamente al clavicembalo, che insegnò prima all'Accademia (nel '46) e successivamente al Conservatorio di Santa Cecilia (dal '52 al '74), sempre a Roma. Intensa fu sia la sua attività concertistica che quella didattica, grazie alla quale si sono formate diverse generazioni di clavicembalisti e organisti italiani e stranieri.

Vignanelli dal 1923 al 1958 fu organista a Roma della Chiesa nazionale di S. Luigi dei Francesi e, dal 1928 al 1958, di S. Carlo al Corso. Va ricordato inoltre che molti dei più importanti organi italiani realizzati per oltre un cinquantennio durante lo scorso secolo furono progettati e inagurati da Vignanelli, che fece pure parte di molte commissioni in concorsi musicali internazionali.

Tra le tante testimonianze scritte, quella che Bruno Barilli dedicò all'artista romano, merita di essere citata per la sua capacità di sintesi delle virtù di questo interprete:
"Fra tanti organisti che mettono a soqquadro la cupola sonora delle basiliche uno ne abbiamo a Roma, romano, valorosissimo: Ferruccio Vignanelli, insegnante alla Scuola Pontificia. La sua orchestrazione è leggera, aerea, mai schiacciante e confusa. Tutto si svolge lassù, lontano dalle sue dita discretissime; e chi guarda Vignanelli non vede in lui il minimo segno di lavoro - se egli fosse fra il pubblico ad ascoltare non potrebbe essere più composto."


Le registrazioni che verranno presentate - durante le quattro domeniche di ottobre, sempre alle ore 21 - sono tratte dall'archivio storico della RAI e risalgono agli anni '60, e furono realizzate nel corso di concerti presso le sedi RAI di Napoli e Torino, nonché al Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma.




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