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Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in Italia

in onda domenica 4 dicembre alle ore 21,00

Note d'attualità: eventi e protagonisti della scena musicale in ItaliaAnche quest'anno - come ogni anno - la tradizionale festività meneghina di Sant'Ambrogio coinciderà con l'apertura del sipario per l'inaugurazione della nuova stagione lirica del Teatro alla Scala: mercoledì 7 dicembre alle ore 18 andrà in scena il "Don Giovanni" di Mozart in una nuova produzione scaligera con la regia di Robert Carsen e la direzione dell'appena insediato nuovo Direttore Musicale dell'Ente - il M° Daniel Barenboim. Il cast ingaggiato per l'occasione è veramente stellare, con un poker d'assi costituito dalla splendida Anna Netrebko ("scoperta" nel 1994 da Valery Gergiev tra le addette alle pulizie del Teatro Marinskij) nel ruolo di Donna Anna, il baritono svedese (ma di origini friulane) Peter Mattei nelle vesti di Don Giovanni, il gigantesco (in tutti i sensi, per via dei quasi due metri di statura) Bryn Terfel nei panni di Leporello e la milanese DOC Barbara Frittoli nel ruolo di Donna Elvira. "A latere", l'abituale parterre di politici, imprenditori e dame impellicciate che popoleranno l'interno del Teatro, con il probabile consueto corollario di manifestanti all'esterno...

Troviamo interessanti alcune dichiarazioni rilasciate dal M° Barenboim nel corso di un'intervista a Riccardo Lenzi per L'Espresso: "Non dobbiamo dimenticare che Don Giovanni è un 'mito', e per conoscerlo meglio ritengo indispensabili le letture di Camus e di Kierkegaard. In particolare quest'ultimo ha visto con grande chiarezza lo sviluppo della sensualità da Cherubino a Don Giovanni. E pensando alle 'Nozze di Figaro', Don Giovanni è l'evoluzione di un personaggio come il Conte, con tutti i problemi sociali, dell'autorità e dell'ordine familiare che vi sono connessi".

E a proposito della relazione tra arte e società, Barenboim ha aggiunto: "Oggi c'è bisogno di una generazione di intellettuali focalizzati sulla cosa comune, slegati dalle logiche dei poteri, al fine di promuovere una cultura dell'etica e della conoscenza grazie ad un'elevata autorità morale. Ma il ruolo degli intellettuali non può limitarsi alla critica del potere, dovrebbe anche sollecitare un coinvolgimento di tutti alla democrazia e gli intellettuali dovrebbero avere un po' di quell'autorità morale cui accennavamo. E' così che la democrazia si è sviluppata nell'antica Grecia".

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