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Turismo sostenibile

Dopo il summit di Rio de Janeiro la riflessione sul tema "turismo, ambiente e sviluppo sostenibile", è continuata a livello internazionale nell'ambito di diversi meeting e conferenze, conclusi con l'emanazione di Carte e Dichiarazioni (le più importanti sono: Carta di Lanzarote, 1995; Dichiarazione di Montreal, 1996; Dichiarazione di Berlino, 1997). A queste si sono poi successivamente ispirate linee guida, carte etiche, pratiche, decaloghi , codici di comportamento elaborati in diversi contesti territoriali, che nella totalità dei casi contengono e condividono al loro interno alcune caratteristiche generali, declinate poi in diverso modo nei documenti.

Secondo il WWF, il turismo dovrebbe mantenere o migliorare la diversità biologica e culturale, utilizzare le risorse in modo sostenibile e ridurre lo spreco e l'eccessivo consumo. Tuttavia, parlare e allo stesso tempo attuare forme di turismo sostenibile è attualmente un'ideale irrealizzabile, considerando anche il contributo significativo dei viaggi aerei al cambiamento climatico. E' perciò più utile pensare al "turismo responsabile", all'interno del contesto di una più ampia strategia di sviluppo sostenibile.Il settore deve rendersi conto degli impatti che provoca sia sulla Natura che sulle persone e deve essere in grado di gestirli.il WWF definisce quindi cinque principi, una sorta di guida ai problemi da affrontare per perseguire una maggiore responsabilità nel turismo:

1. essere una componente di un più ampio piano di sviluppo sostenibile e di sostegno alla conservazione.
2. utilizzare le risorse naturali in modo sostenibile.
3. eliminare il consumo insostenibile delle risorse e minimizzare l'inquinamento e lo spreco.
4. rispettare le culture locali e fornire benefici e opportunità alle comunità locali.
5. essere informativo ed educativo.

Alpi e turismo: opportunità o minaccia?

Circa 120 milioni di turisti visitano ogni anno le Alpi, con un considerevole impatto sulla natura alpina. Le ondate successive di 'turismo di massa' minacciano di distruggere le ultime aree naturali incontaminate – che proprio per la loro naturalità costituiscono una grande attrazione turistica.Ma non tutte le forme di turismo sono da considerarsi distruttive. Al contrario – quando è ben programmato e gestito in modo sostenibile, il turismo può essere un valido mezzo per promuovere la conservazione delle aree naturali. Per questo motivo, il WWF utilizza il turismo come uno strumento utile alla conservazione. Strutture ricettive attente all'ambiente, come ad esempio le "Gîtes Panda" e le "Fattorie del Panda"; i sentieri didattici - come quelli realizzati nel corso del progetto WWF "Ursina" - sono solo alcuni dei tanti esempi di come il turismo possa essere utilizzato per promuovere la protezione della natura nelle Alpi.
La presenza dei grandi carnivori nelle Alpi, come il lupo, l’orso e la lince, può poi costituire ancheuna risorsa preziosa per il turismo (un’opportunità non pienamente esplorata), contribuire  allo sviluppo economico locale ed essere un punto di forza  per la valorizzazione di  alcune aree,  rappresentando  una leva formidabile per il marketing, la  comunicazione e la promozione di  un prodotto turistico o di un intero territorio.
Il turismo può diventare quindi uno strumento di conservazione dei grandi carnivori, come dimostrano diverse esperienze nei Carpazi, nel  Parco Nazionale del Mercantour, grazie al Centro AlphaLoup , nei Pirenei, nel Parco d’Abruzzo e nel Parco dell’Adamello-Brenta.

Ad esempio i sentieri alpini

I sentieri alpini sono un patrimonioche al pari delle risorse naturali va curato,difeso e per questo conosciuto meglio.Segnati nel tempo dalla mano dell’uomo,usati per trasportare merci, artiglierie daguerra, bestiame, i sentieri alpini sono unreticolo vivente che si snoda lungo l’interacatena montuosa, una risorsa incalcolabilenon soltanto dal punto di vista ambientalema anche economico per il turismo ‘diqualità’ che sono in grado di attirare.Misurando la fitta rete di sentieri segnati dalCAI (Club Alpino Italiano) nelle sole regioniitaliane alpine si raggiunge la notevolelunghezza di circa 37.000 chilometricomplessivi di tracciato (3.000 km in menodella circonferenza della terra!) . Solo inTrentino Alto Adige, a fronte di 2.413chilometri di strade ci sono 5.764 chilometridi sentieri.
Grazie ai moderni GPS è possibile ora dare informazioni  virtualmente illimitate agi escursionisti che percorrono i sentieri, in modo coinvolgente, divertente e insieme rigoroso,  sottoforma di testi,  commenti audio, filmati, animazioni e fotografie che appaiono automaticamente quando il visitatore raggiunge alcuni punti prefissati. Un modo, quindi, alla portata di tutti epotenzialmente in mano a tutti, grazie agli smartphone dotati di gps,  per  interpretare e conoscere in modo nuovo, accattivante e coinvolgente,  passo dopo passo, gli aspetti relativi alla biodiversità, alla natura e al paesaggio del territorio, nonché le sue peculiarità culturali e le tradizioni, valorizzando  itinerari già presenti per escursionisti a piedi, in bicicletta o a cavallo e interpretandoli con il supporto di  strumenti  multimediali dotati di  GPS.

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