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Orchestre d'Europa: London Symphony Orchestra (terza puntata)

in onda sabato 23 luglio alle ore 16,00

Orchestre d'Europa: London Symphony Orchestra (terza puntata)A 85 anni Pierre Monteux ricevette l'incarico di direttore principale della London Symphony Orchestra. Era il 1961 e il direttore d'orchestra francese, ma di passaporto statunitense, rimase su quel podio fino alla sua scomparsa, nel 1964.

Il felice incontro tra l'esperto direttore - fondatore di un'importante scuola di direzione d'orchestra a Hancock, nello Stato del Maine (Stati Uniti) dalla quale sono passati anche Lorin Maazel e Neville Marriner - e l'orchestra londinese, è testimoniata da numerose registrazioni stereofoniche di ottima qualità tecnica, oltre che artistica.

L'ultimo programma della rubrica Orchestre d'Europa dedicato alla London Symphony Orchestra presenta tre registrazioni, tutte dirette da Pierre Monteux. Nel primo brano, il Concerto per flauto e orchestra n. 2 in re maggiore K 314, il maestro francese accompagna il figlio, Claude Monteux, al flauto.

Composto a Mannheim all' inizio del 1778 per il gentiluomo olandese e ricco dilettante de Jean e pubblicato postumo a Monaco di Baviera verso il 1800, il concerto era stato pensato originariamente per oboe e orchestra. L'adattamento ha comportato la trasposizione di tonalità dal Do maggiore a Re maggiore e la variazione di alcune parti solistiche per meglio adattarsi alla tecnica e alla timbrica del flauto.

Mozart realizzò con sorprendente velocità questi cambiamenti, ma il risultato fu altrettanto sorprendente in termini di equilibrio e di piacevole brillantezza. Ciò non impedì al committente, in ragione del fatto che il materiale non era originale, di riconoscere al maestro di Salisburgo solo la metà di quanto pattuito.

Il programma propone poi Daphnis et Chloè, "Sinfonia coreografica" in un atto e 3 quadri di Maurice Ravel, di cui l'8 giugno 1912 Pierre Monteux aveva diretto al Théâtre du Châtelet di Parigi la prima rappresentazione.

Prodotto tra il 1909 e il 1912 per la compagnia dei Balletti Russi di Sergej Diaghilev, con la coreografia di Michel Fokine e il soggetto dello stesso Fokine da "Gli amori pastorali di Dafni e Cloe" del greco Longo Sofista, Daphnis et Chloé è la composizione più lunga di Ravel, con quasi un'ora di durata. Ricca di suggestioni melodiche e monumentale per le dimensioni, è considerata uno dei suoi lavori più riusciti e di maggior successo del compositore francese, se si esclude il celeberrimo Bolero.

Proprio con l'ascolto del Bolero si chiude il programma odierno. "Una composizione per orchestra senza musica" lo definiva Ravel. Due temi vengono ripetuti ciascuno per nove volte su un lento, graduale e trascinante crescendo ce conduce ad un finale grandioso ed esaltante. Tutto è giocato su un'orchestrazione sapiente e magistrale sull'accompagnamento ritmico continuo del tamburo. Nato come balletto nel 1928 grazie alle insistenti pressioni della ballerina russa Ida Rubinstein, il Bolero è divenuto celebre anche come pezzo concertistico.

London Symphony Orchestra

Barbican Centre

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