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Fagiolana Bianca della Val Borbera (o grossa) di Figino
Fagiolo rampicante, diffuso da secoli in Val Borbera, e nelle zone circostanti, assomiglia al fagiolo di Spagna ma ha una sua personalità: la buccia tenera che non si stacca in cottura ed avvenga a fiamma molto bassa e la piacevole consistenza lo rendono ideale per insalate e contorni in umido.
Ce ne sono due tipi di fagiolana:
La poco nota ma finissima “quarantina”, più piccola, a buccia molto sottile, bianco candida,
La “Bianca di Figino”, grande, color avorio, a buccia un tantino più spessa.
Si cucinano con ammollo di almeno 12 ore.
La coltivazione di questo legume avviene tra maggio e ottobre.
Dopo la semina, occorre posizionare dei supporti, per dare sostegno alle piante su cui si appoggiano,in genere si utilizzano o bastoni (trape) o una rete con maglie di circa 10 cm.
Molto sensibili a bruschi cali di temperatura, necessitano di una costante e abbondante irrigazione.
Tutte le lavorazioni, quindi anche la raccolta, avviene a manualmente.