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Adriana Lecouvreur

Opera in 4 atti di Francesco Cilea

Adriana Lecouvreur, opera in 4 atti di Francesco Cilea su libretto di Arturo Colautti dalla commedia di Eugène Scribe e Ernest-Wilfrid Légouve.


Prima rappresentazione: Milano, Teatro Lirico, 6 novembre l902.

Personaggi: Adriana Lecouvreur, della Comédie française ; Maurizio, conte di Sassonia ; il principe di Bouilion ; la principessa di Bouillon ; Michonnet, direttore di scena della Comédie française ; l'abate di Chazeuil ; m.lle Jouvenot, m.lle Dangeville, Poisson, Quinault, soci della Comédie française ; un maggiordomo ; dame, signori, servi di scena, valletti.


Nel foyer della Comédie française si affollano gli attori che si preparano per la recita che dovranno rappresentare tra poco. Quando arriva Adriana con in mano il copione che sta ripassando distrattamente, tutti ammutoliscono davanti a tanta bellezza. Soltanto il signor Michonnet le si avvicina tentando di significarle il suo amore. Ma Adriana è presa dal pensiero della recita e dal pensiero di un "semplice alfiere" sotto le cui spoglie si nasconde il conte Maurizio di Sassonia; il quale, in pegno del suo amore, riceve da Adriana le violette che teneva appuntate sul petto.


Ma dietro di loro la gelosia e gli intrighi ordiscono trame nascoste. La principessa di Bouillon attende il conte Maurizio prima perché è il suo amante e poi per comunicargli cattive notizie: stanno tramando per non farlo salire al trono di Polonia.


Maurizio allora tenta di fuggire ma viene trattenuto. Adriana incontra il suo alfiere che le rivela il suo vero titolo e si scambiano altre promesse d'amore eterno, ma il maligno abate di Chazeuil fa sapere ad Adriana che Maurizio è lì con un'altra donna. Tuttavia Maurizio stesso la convince che l'altra è solo un'alleata politica. Tutto contribuisce ad alimentare malintesi, pettegolezzi e maldicenze. L'anziano Michonnet va a trovare Adriana che si è chiusa in casa, lasciando il teatro delusa, sfiduciata e depressa. Solo Maurizio potrebbe farla uscire da questo stato di abbattimento. Altri attori della Comédie française vanno a trovarla e la convincono a tornare a recitare. La cameriera arriva con un cofanetto che contiene delle violette e un biglietto di Maurizio, ma quando Adriana odora le violette sviene, perché sulle stesse è stato versato un potente veleno.


Giunge Maurizio e l'assicura che non è lui ad aver inviato quei fiori, l'abbraccia e le chiede di sposarlo. Ma poco dopo Adriana muore, per quelle violette che l'avevano avvelenata, tra le braccia dell'amato Maurizio.


Cfr. Dizionario dell'Opera, a cura di Pietro Gelli, Milano, 1996, Baldini & Castoldi, pag. 9-12
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