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Pagine pianistiche: in ricordo di Antonio Sardi de Letto (Roma, 22 luglio 1963 - 30 maggio 2011)

in onda giovedì 30 giugno alle ore 20,00 (seconda parte)

Pagine pianistiche: in ricordo di Antonio Sardi de Letto (Roma, 22 luglio 1963 - 30 maggio 2011)In questa nostra rubrica, generalmente piuttosto impersonale, vogliamo mettere in luce un musicista che ha cessato purtroppo assai presto - e recentemente - la sua attività di pianista.

Antonio Sardi de Letto, nato a Roma nel 1963, ha svolto gli studi pianistici sotto la guida di Alessandro Drago, perfezionandosi tra l'altro a Vienna con Philippe Entremont. La sua attività concertistica lo ha portato nei principali paesi europei, Stati Uniti, Canada, Centro e Sud America, Medio ed Estremo Oriente, presso importanti istituzioni tra cui l'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Maggio Musicale Fiorentino, i Concerti al Quirinale di Radio 3, l'Accademia Liszt di Budapest, il Gasteig di Monaco di Baviera, l'Accademia Glinka di San Pietroburgo, i Myra Hess Concerts di Chicago e la Grande Sala da Concerto di Pechino.

La sua tecnica pianistica, spesso definita formidabile, si è sempre accompagnata ad un acuto interesse sia per le motivazioni più profonde del fatto artistico (da qui i suoi brillanti studi storico-musicali) che per il fattore comunicativo ed emozionale dell'esecuzione musicale.

Come solista e anche nello Ianus Piano Duo insieme ad Orietta Caianiello, Sardi de Letto ha portato sulla scena con la grande attrice Anna Proclemer diversi recital di musica e poesia, tra cui "Anna dei pianoforti" su testo di Alberto Savinio e "Animali e Bestie" con live eletronics; pur avendo una saldissima preparazione classica, il musicista passava con disinvoltura ed interesse dai repertori tradizionali alle nuove musiche, collaborando con importanti compositori contemporanei.

Docente di pianoforte sia presso i Conservatori (Latina e poi Palermo) che al Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma, Antonio Sardi de Letto aveva improntato ogni sua attività didattica ed artistica ad una generosità non frequente; tratto saliente della figura del pianista era un'affabile, garbata ironia, con la quale sapeva arricchire ed esprimere la sua personalità musicale ed umana. Con la stessa incrollabile positività Sardi de Letto ha affrontato anche la malattia che in poco tempo lo ha allontanato da questa vita - non certo da chi lo ha conosciuto e da quanti ne ascoltano rapiti (come in occasione delle sue esequie presso la Chiesa degli Artisti di Roma) le testimonianze musicali.

Del pianista romano proponiamo due recenti incisioni: una ispirata lettura degli Studi Sinfonici op. 13 di Robert Schumann - compositore a cui Sardi de Letto ha dedicato un lungo e approfondito studio sia pianistico che musicologico - e la Sonata in si minore di Franz Liszt.

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