L'etichetta Telarc ha prodotto nel 2002 un compact dedicato ad alcune delle più significative pagine organistiche del repertorio francese tra Ottocento e Novecento, che presenta un immediato motivo d'interesse per via dello strumento usato nella registrazione.
Si tratta del celebre organo della chiesa di
Saint Sulpice a Parigi, strumento costruito da quello che oltr'alpe fu sicuramente il eminente tra gli organari del sec. XIX,
Aristide Cavaillé-Coll, il quale incorporò anche parte del precedente organo realizzato circa ottant'anni prima da
François Clicquot.
A St. Sulpice furono organisti sia
Marcel Dupré che
Charles-Marie Widor, le cui pagine più celebri vengono dunque eseguite da
Michael Murray proprio sullo strumento sulle quali furono probabilmente ideate.
Si tratta di brani, come per esempio il
Final di Dupré, in linea con quella concezione orchestrale della scrittura organistica che già
César Franck aveva ampiamente consolidato con pagine come la
Grande piéce symphonique, pure presente nel programma, non a torto considerata da molti come la prima vera
'sinfonia' per organo nel repertorio francese romantico.