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Note di attualità

in onda domenica 9 gennaio alle ore 21,00

Note di attualitàAssente dal Teatro alla Scala dal 1981, la "Cavalleria Rusticana" di Pietro Mascagni viene proposta a Milano secondo l'ormai canonico abbinamento con i "Pagliacci" di Leoncavallo, in una serie di rappresentazioni che dalla "prima" di domenica 16 gennaio proseguiranno fino al 5 febbraio.

Con questi due lavori teatrali, ritenuti giustamente il "manifesto" del verismo musicale, il delitto d'onore e la cronaca nera entrano di diritto nel mondo dell'opera; Leoncavallo si era ispirato ad un fatto realmente accaduto in Calabria e narratogli dal padre magistrato, mentre per l'opera di Mascagni Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci avevano voluto attingere da una novella di Giovanni Verga.

Vincitore suo malgrado di un premio indetto dall'editore Sonzogno (insoddisfatto del lavoro, Mascagni non lo aveva spedito al concorso, ma fortunatamente lo fece di nascosto la moglie Lina), il compositore stesso ricorda con emozione il clima delle prove: "... In preda alla più viva commozione, rannicchiato in una poltrona, ascoltavo la mia musica come l'avevo ascoltata quando me la dettava la Divinità, senza rendermi conto se realmente vivevo ancora, o se vivevo in un sogno che realizzava il sogno che avevo fatto quando l'opera mi sortì dall'anima, tanto quella esecuzione che ascoltavo era l'impressione precisa del mio sentimento. Mi pare di ricordare che ascoltai tutta l'opera premendo con le mani la mia testa ed il mio cuore per la paura che si sperdessero; e sulla labbra avevo continua una preghiera all'Onnipotente perché non mi facesse impazzire. E si arrivò alla prima rappresentazione la sera del 17 maggio 1890. Qui la mia mente si ferma: ogni ricordo viene sommerso dalla commozione che non mi abbandonò mai durante l'intera rappresentazione".

A realizzare la regia dell'allestimento scaligero è stato chiamato Mario Martone, più conosciuto come regista (L'odore del sangue, 2004; Noi credevamo, 2010) ma ben noto anche al teatro d'opera: sua la regia della "Lulu" realizzata con i costumi di Crepax al Teatro Massimo di Palermo nel 2001, e sua la messinscena della "Matilde di Shabran" al Rossini Opera Festival nel 2004 che gli è valsa il prestigiosissimo Premio Abbiati.

La direzione musicale del dittico è affidata al giovane ma affermato Daniel Harding, già assistente di Simon Rattle a Birmingham e poi di Claudio Abbado a Berino; il direttore inglese ha dichiarato di confrontarsi con grande entusiasmo con le atmosfere narrative e musicali del verismo nostrano.

Tra gli interpreti delle rappresentazioni scaligere troviamo Luciana D'Intino e Salvatore Licitra per "Cavalleria" e l'ucraina Oksana Dyka con Josè Cura per "Pagliacci".

Nella nostra rubrica proporremo una storica rappresentazione scaligera dell'atto unico di Mascagni con Maria Callas e Di Stefano diretti da Tullio Serafin nel 1953.

Per la stagione "Amici della musica" di Verona, lunedì 10 gennaio si esibirà all'Auditorium della Gran Guardia il Gomalan Brass.

Di questo quintetto di ottoni Zubin Metha ha detto: "E' un grande gruppo: virtuosismo e musicalità fuori dal comune"; l'ensemble, formato da strumentisti che suonano come prime parti in importanti orchestre italiane, proporrà a Verona un eclettico programma: da John Williams a Stravinskij, da Cajkovskij a Count Basie.


Teatro alla Scala

Gomalan Brass

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