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House Band

Zibba e Almalibre

Zibba. Una delle più interessanti realtà del nuovo cantautorato italiano. In bilico tra il roots rock e la poetica dei grandi cantautori.
Classe 1978, il cantautore inizia da giovanissimo a suonare il pianoforte e cantare in diverse band liguri fino a fondare nel 1998, insieme al batterista Andrea Balestrieri, la band Zibba e Almalibre. Con la prima formazione pubblica il disco "L'ultimo Giorno" nel 2003. La band si arricchisce di un nuovo componente al violino, Fabio Biale, e nel 2006 pubblicano il disco "Senza Smettere di Far Rumore". Dopo il successo di quest'ultimo, che porta la band in giro per l'Italia e nel cuore di molte persone, esce nell’aprile 2010 il disco “UNA CURA PER IL FREDDO” (Volume!/Universal/Cramps), un groviglio di poesia anima e sudore ricco di contaminazioni, fusioni di stile e collaborazioni.

Un lavoro importante. Quindici canzoni. Quindici storie. Vissute e raccontate come solo chi vive per la musica riesce a fare e arricchite dalla bravura dei musicisti, dalla ricerca dei suoni e delle atmosfere capaci di catapultare la nostra mente dove spesso solo i sogni riescono ad arrivare. Al disco prendono parte ospiti eccezionali come Rigo Righetti (storico bassista di Liguabue con il quale la band effettua un tour nel 2009), Francesco Forni, Pippo Matino, Paolo Bonfanti, Bill Abel e molti altri. Mixato da Sandro Franchin e masterizzato negli studi Nautilus da Antonio Baglio, "UNA CURA PER IL FREDDO" è pronto per il grande pubblico e le soddisfazioni non tardano ad arrivare. La band viene infatti invitata al prestigioso Premio Tenco 2010 dove di esibisce al fianco di molti big interpretanto tre brani. Sempre nel 2010 Zibba vince il premio letterario della città di Chieri per il testo di “Bon Voyage”.

Zibba e Almalibre calcano palchi importanti, da quello del Primo Maggio di Roma fino ai live come supporter di artisti quali Goran Bregovic, Hot Tuna, Robben Ford, Vicicio Capossela, Jack Bruce, Tonino Carotone, Africa Unite, Bandabardò, Modena City Ramblers e Davide Van De Sfroos superando i mille live in dieci anni, e arrivano alle radio di tutta la penisola grazie ai singoli, come ad esempio "Margherita" cantata in coppia con Tonino Carotone nel 2009, che diventano colonna sonora delle giornate di molti.

A rafforzare l’idea degli addetti ai lavori, ovvero il pensiero che Zibba è pronto per il grande pubblico, arrivano altre grandi soddisfazioni: nascono in italia due cover band che rifanno le canzoni del cantautore e numerosi fans club sparsi in tutto il paese. Scelti come band del dopofestival di Sanremo 2010, Zibba e Almalibre da anni si fanno notare anche nel piccolo schermo. Alcune canzoni vengono scelte per i servizi del programma Mi Manda Rai Tre, e partecipano a trasmissioni come Top Of The Pops, CdLive e Talent1. Nel novembre 2010 la band prende parte con un brano scritto appositamente per l'evento al doppio disco "la leva cantautorale degli anni zero" progetto di Club Tenco e Mei che raduna alcuni tra i migliori cantautori italiani.
Nelle festività natalizie del 2010 la band firma la sigletta natalizia di molte radio con un breve singolo arricchito dalla voce di Maurizio Lastrico, comico di Zelig. Nel febbraio Zibba e Almalibre registrano una nuova versione di "una parola, illumina" con la partecipazione di Bunna, leader degli Africa Unite, per il quale viene girato un video curato da Stefano Poletti.

Contemporaneamente all'attività con gli Almalibre il cantautore inizia a collaborare con altri artisti e a partecipare ad altri progetti, come il trio Double Trouble Feat Bunna, un tributo a Bob Marley che vede al suo fianco il cantante Raphael e Bunna.
Nel febbraio 2011 debutta il primo spettacolo teatrale con le musiche di Zibba, "comedian blues" interpretato dal gruppo comico dei Turbolenti (Colorado) e scritto da Lazzaro Calcagno e Matteo Monforte.

La vera forza di questo cantautore e della sua band sta nel Live: Un viaggio intimo, in un mondo fatto di parole calde. Vita di tutti i giorni, sesso, amicizia. Vene pulp e bukowskiane accostate a messaggi diritti alla pancia e all'anima. Finestre sull’umanità e sulle sue infinite sfaccettature. Rock di strada. Odore di osteria. Una calda coperta sdraiata sull'ascoltatore. Un romantico bastardo gentiluomo con una grande voglia di arrivare al cuore della gente.

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